A differenza della musica classicamente intesa,
la musica elettronica dopo essere stata composta necessita di ulteriori
trattamenti.
Dopo la produzione della musica elettronica,
ossia una volta creato il disco con – per esempio - Ableton, è necessario un
intervento di post produzione: il disco viene quindi mandato in studio per il mastering. Il mastering è il
processo fondamentale per creare il master di un album musicale partendo
dalle tracce ottenute dopo il missaggio.
Il master è quindi la copia dalla quale verranno stampate tutte le altre.
Il Mastering
ha lo scopo di amalgamare i brani presenti su un album decidendone la scaletta,
le pause tra i brani e uniformandone i volumi, la risposta in frequenza e l'immagine stereofonica e poi serve per ottimizzare la resa sonora dei brani
rispetto al supporto su cui verrà stampato l'album (cd, DVD, vinile o altro) facendo sì che il disco riesca a suonare al
meglio su qualsiasi supporto venga riprodotto. Una volta subito questo processo il disco è pronto per
essere riprodotto, tramite giradischi oppure cdj, come spiegato nel mio precedente articolo.
Il lavoro del dj da questo
punto in poi sta nel mettere alla stessa velocità i brani (in genere ai 128
bpm). Inoltre è possibile utilizzare altre funzioni come per esempio il loop che
prende una regione del disco e la ripete, cosa che non si potrebbe fare con i
vinili senza timecod.
Un altro strumento molto importante per il dj sono le
cuffie: questo strumento è fondamentale infatti permette di eseguire il
preascolto del brano per poterlo mettere a tempo con il brano successivo mentre
il pubblico sta ascoltando il master, ossia il brano in esecuzione. E con questo articolo si può dire concluso il
ciclo produttivo della musica elettronica.
Elena Masia
Il lato tecnico
S195086
L’articolo è stato scritto interamente da me
sulla base delle conoscenze acquisite da Andrea Serramoglia e Paolo Macrì che
svolgono l’attività di dj nel paese in cui vivo.
Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)