Thursday, June 05, 2014

Breve storia del darkweb

Picture: The Sydney Morning Herald


Dietro gli occhi impiccioni di Google e Bing esiste un'enorme cyber-frontiera - da alcuni stimata centinaia di volte più estesa del World Wide Web. Questo deepweb è spesso più monotono che sinistro, centro di raccolta per scarti di dati banali e URLs derelitti, ma è anche la via preferita per un parallelo mondo commerciale in cui tutto viene passato di mano, chiamato darknet, che vi darà il voltastomaco. È il luogo in cui droghe e armi sono commerciate apertamente, dove i terroristi stringono legami, dove gli assassini scommettono in aste per uccisioni a contratto. In anni recenti, il darknet si è ritrovato ad essere nel mirino del governo, con FBI e US National Security Agency (NSA) a caccia di commercianti di droghe e pornografi. Nonostante una serie di catture di personaggi di alto profilo, tuttavia, questa realtà sregolata continua a fèrvere, nascosta in profondità al di sotto del web quotidiano.

29 Ottobre 1969

Charley Kline, studente all'università del Carolina, a Los Angeles, digita il primo messaggio tra computers connessi tramite arpanet, il progenitore di internet sviluppato dalla Pentagon's Defence Advanced Research Projects Agency (DARPA). Solo le prime due lettere della consegna elettronica della parola "login" riescono a giungere ai computer della Stanford University. In pochi anni un certo numero di isolati e criptati network iniziano a comparire a fianco di arpanet, alcuni dei quali noti come darknets.

Anni '80

Con la nascita del moderno web, sancita discutibilmente nel 1982 dalla standardizzazione dei protocolli internet, si palesa il problema dello stoccaggio di dati sensibili e/o illegali. Le prime soluzioni comprendono veri e propri "paradisi di dati" fisici - analoghi dei paradisi fiscali per quanto riguarda le tasse - nei Caraibi che promettono di raccogliere e hostare qualsiasi cosa, da commerci illeciti a pornografia illegale.

Fine anni '90

Con la diffusione di internet, il calo drastico dei costi di stoccaggio dei dati in aggiunta alle nuove tecnologie di compressione sfociarono in una esplosione di attività nel darknet, con quote sempre maggiori di utenti in condivisione attiva di materiale coperto da copyright. Presto la trasmissione peer-to-peer di internet genera nodi decentralizzati di data (data hubs), alcuni dei quali, definiti topsites - dove gran parte della musica e dei film pirata iniziavano la loro diffusione web - sono protetti da password note solo ad una stretta cerchia di membri interni. Altri, come Napster, operano allo scoperto e permettono milioni di trasferimenti di file al giorno.

Marzo 2000

Lo sviluppatore di software Ian Clarke rilascia Freenet, software rivoluzionario che offre un ponte di collegamento anonimo negli antri più oscuri del web, dove si può avere accesso a qualsiasi cosa, dalla pedo pornografia alle istruzioni per la fabbricazione di esplosivi. "Freenet è un'anarchia pressochè perfetta" afferma Clarke al The New York Times. "Due parole per le compagnie (che cercano di frenare la condivisione libera di dati): lasciate perdere".

Giugno 2000

I cyberpunk liberali Ryan Lackey e Sean Hastings si attivano nel Sealand, un bizzarro e nominalmente indipendente stato situato in un fortino di mare della seconda guerra mondiale sulla costa della Gran Bretagna. La start-up, chiamata HavenCo, crea supporto all'host di dati sensibili (fatta eccezione per spam, pedo pornografia e attività di riciclaggio di denaro) su server ad altissimo contenuto tecnologico rivestiti d'azoto nelle fondamenta del forte. Nonostante avese generato una notevole attenzione su di sè, HavenCo inizia fin da subito a perdere grandi somme di denaro finchè, nel 2002, Lackey e Hastings sono costretti ad abbandonare il progetto.

20 Settembre 2002

Ricercatori alla US Naval Research Laboratory rilasciano una primissima versione di Tor (The Onion Router), che protegge la locazione e l'indirizzo IP dell'utente che utilizza il software. Originariamente disegnato per proteggere l'identità di unità operative Americane e di dissidenti in paesi meno permissivi come la Cina, Tor si allarga di un'ulteriore circoscrizione: i cittadini del darknet.

Gennaio 2005

La rivista WIRED stima: "il darknet distribuisce più di mezzo milione di film al giorno". Spinto dalla crescente larghezza di banda disponibile, il network esplode in scambi all'ingrosso di materiale coperto da copyright, ovviamente in modo illegale, da Hollywood a Blockbuster, compreso Microsoft Office. Uno studio del team di ricerca IT IDC stima che la pirateria software, da sola, abbia creato nel 2005 un business di 34 miliardi di dollari nel mondo.

3 Gennaio 2009

Un uomo autodefinitosi Satoshi Nakamoto "mina" il primo Bitcoin, una forma di valuta crittografata non rintracciabile. A differenza di altre valute digitali fallimentari, a causa di mancanza di barriere in grado di impedire ai propri utenti di copiare letteralmente il proprio denaro, Bitcoin fa uso di un innovativo libro dei conti disponibile pubblicamente che impedisce la duplice spesa del denaro. Senza alcuna sorpresa la valuta crittografata è istantaneamente diffusa nel darknet, complice la sua componente totalmente anonima in grado di renderla lo strumento perfetto per attività criminali e riciclaggio di denaro.

2010

L'azienda per la sicurezza informatica e la ricerca d'intelligence Procysive stima che il darknet ospiti "più di 50.000 siti web estremisti e più di 300 forum terroristi". La vendita illecita di contenuto pirata, riferisce, "funge da fonte di finanziamenti per le operazioni terroristiche".

1 Giugno 2011

Un blog affiliato di Gawker pubblica una rassegna su Silk Road, un market nascosto che "rende la compravendita di droghe illegali semplice come comprare apparecchi elettronici usati". È come Amazon.com per i cristalli di metanfetamina e l'LSD, con l'unica eccezione di essere disponibili solo per utenti Tor con account Bitcoin. Il traffico su Silk Road ha un'impennata, e il valore di un BitCoin salta da circa 10 dollari a più di 30 dollari in solo pochi giorni.

1 Agosto 2013

Le autorità Irlandesi irrompono a Dublino nell'appartamento di Eric Eoin Marques, descritto dall'FBI come "il più grande fornitore di pornografia minorile sul pianeta". Il suo arresto coincide con la misteriosa scomparsa di ampie aree nel darknet, stando a quel che si dice grazie ad un'operazione sotto copertura dell'FBI che tramite una breccia nel web browser Firefox identifica gli utilizzatori di Tor. Le identità degli utenti sono a quanto viene riferito rimbalzate ad un server nel North Virginia.

4 Agosto 2013

Il governo Americano intercetta comunicazioni segrete tra il capo di Al-Quaeda, Ayman al-Zawahiri e Nasir al-Wuhayshi, capo dell'al-Quaeda Yemenita nella penisola Arabica. Le conversazioni riguardano l'annientamento di ambasciate americane in 21 paesi del mondo musulmano. Stando alle ricerche dell'Institute for National Security in Israele, le comunicazioni più importanti di al-Qaeda "apparentemente sono state trasmesse utilizzando la parte di internet spesso chiamata deepnet, blacknet o darknet".

1 Ottobre 2013

L'FBI chiude Silk Road e arresta Ross William Ulbricht, noto online con lo pseudonimo dread pirate roberts, per la gestione presunta dell'intera faccenda in qualità di capo. Il sito ha prodotto più di 1,2 miliardi di dollari in vendite tra il 2011 e il 2013, stando alle accuse della corte federale Americana.

4 Ottobre 2013

The guardian riferisce che l'NSA ha ripetutamente preso di mira persone utilizzanti Tor per sfruttare vulnerabilità nei software grazie ai loro computer. Stando ad una presentazione interna top secret del 2007, trapelata dal precedentemente collaboratore dell'NSA Edward Snowden, l'agenzia "non sarà mai in grado di smascherare gli utenti di Tor ogni volta", ma, grazie all'analisi manuale, potrà comunque "smascherarne una piccola parte di essi".

Ottobre 2013

Il sito di informazione tecnologica The Verge riferisce l'ingrossarsi del traffico web di mercati come il Black Market Reloaded e Deepbay, entrambi fornitori di narcotici. "Non c'è da aver nessun dubbio sul fatto che ci riuniremo tutti in qualche altro luogo" riferisce un moderatore di Silk Road subito dopo la chiusura del mercato illegale. "Non vedo l'ora di ritrovarvi tutti, ancora intrigati nello scambio libero senza l'intervento dello stato nei vostri affari personali". Nel novembre dello stesso anno un nuovo mercato anonimo, situato nel darknet e chiamato Silk Road 2.0 ritorna online, poco più di un mese dopo la chiusura dell'originale predecessore.



Autore: Ty McCormick per The Sydney Morning Herald
Articolo originale: The darknet: a short history
Traduzione: Andrea Grasso, matricola S194868

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