Thursday, June 12, 2014

Tuesday, June 10, 2014

Bonobo - Eyes down (Tisoki Unofish Remix)

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Latest upload: Eyes Down by Bonobo (Tisoki Remix)


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DEFQON.1: il top event Olandese della musica elettronica

Logo e aspetto grafico del Defqon.1 edizione 2014 - Fonte: Defqon.1 Official Website in Highlights section

Il Defqon.1 è tra i più grandi e importanti festival di musica elettronica d’Europa che si terrà, per la sua edizione 2014, nella città Olandese di Biddinghuizen nei giorni da venerdì 27 a domenica 29 Giugno. Tutto avrà inizio con il Gathering (l’adunata), evento d’apertura del festival, dalle 20:00 fino all’1:00. La serata terminerà presto per permettere il giusto riposo ai partecipanti, in vista della prima giornata full-time del festival, dalle 11:00 alle 23:00 con tanto di afterparty fino alle 4:00 del mattino. La domenica, con il Closing Ceremony ( la cerimonia di chiusura) verrà ufficialmente sancita la fine del festival.

Come si può leggere sul sito web ufficiale nella sezione line-up i palchi previsti per l’edizione 2014 sono ben 14, più due organizzati esclusivamente per la cerimonia d’apertura e quella di chiusura. Visto l'elevato numero di strutture non c’è da stupirsi della grande cerchia di artisti ed ospiti che si esibiranno nei tre giorni di festival, esibizioni corredate da light shows d'impatto e scenari d'effetto curati nel dettaglio.


Elenco palchi 2014 - Screenshot: Andrea Grasso - Fonte: Defqon.1 website

Dallo stesso sito web, nella pagina Highlights (la sezione dedicata alle strutture e alle attività maggiormente degne di nota) si trovano diverse proposte dall’organizzazione, tra cui: l’area campeggio, lo spazio dedicato ai partecipanti e attrezzato per ogni evenienza, da servizi igienici ad un supermercato privato, dai ristoranti per i palati più fini ad un cinema per rilassarsi nelle pause tra un evento e l’altro; la Q-Dance Radio, stand che ospita il canale radio dedicato esclusivamente al festival che trasmette per l’intera durata dell’evento le prestazioni degli artisti, gli avvisi relativi ad ospiti speciali e contest segreti e che funge da luogo di ritrovo per l’afterparty del sabato sera; le aree extra, palchi dedicati ai generi più innovativi o più spinti, per le orecchie più ricercate o semplicemente più desiderose di emozioni.

Lo stage del Q-Dance Radio - Fonte: Defqon.1 Official Website in Highlights section

Fin dalla sua nascita, nel 2003, il Defqon.1 si è contraddistinto per la qualità degli ospiti e la cura organizzativa dell’evento. Per questo motivo negli anni il numero di fans e appassionati è cresciuto sempre più fino al raggiungimento, come si può leggere sulla relativa pagina Wikipedia, di ben 70.000 partecipanti nell’edizione 2013, valore considerevole vista la località dell’evento e la sempre maggior difficoltà economica e legale nell’organizzare eventi di questo calibro.

Anche questo festival, come tutti i migliori nel settore, offre ai propri fans aftermovies di considerevole durata (solitamente superiori ai venti minuti) in cui vengono ripercorsi, con la complicità di un montaggio e una colonna sonora emozionali, i migliori momenti del festival, per offrire un ricordo indelebile ai suoi partecipanti e, perché no, convincerne di futuri.





Andrea Grasso
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L’articolo è stato interamente scritto da me, sulla base delle informazioni raccolte da conoscenti ed amici, in particolare da coloro che hanno potuto fornirmele grazie ad una o più partecipazioni al festival. I dati tecnici sono stati ottenuti dalle fonti citate nel testo.




Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Monday, June 09, 2014

YouTube: dal 2005 padre della promozione musicale

Attuale logo YouTube - Fonte: Wikimedia Commons

Nove anni dopo la sua apertura, nel lontano 2005, YouTube continua ad essere il miglior mezzo di comunicazione e promozione video, musicale e no, che l'uomo abbia visto nell'intera storia del web.

Fin dalla sua nascita si palesa agli occhi dei suoi utilizzatori la grandiosa potenza di questo strumento che, gratuitamente e inizialmente senza grossi limiti d'utilizzo era in grado di diffondere ad un pubblico pressoché infinito il messaggio di ognuno. 

Il mondo della promozione ha una svolta: la facilità con cui è possibile trasferire le proprie tracce online è stupefacente; nasce una vera e propria nuova forma di comunicazione legata all'aspetto video (dall'animazione e la coordinazione audio al più moderno concetto di video "virale"); si da il via alle personalizzazioni del proprio canale; nasce la ricerca e la trasmissione della propria immagine e del proprio gusto personale, espresse tramite diverse piattaforme in grado di garantire uno "spazio" privato e personale (con i relativi eccessi); c'è un salto importante nelle capacità e nelle potenzialità delle piattaforme web, a partire da quelle già esistenti mosse all'aggiornamento per mantenere una competitività di mercato.


Un esempio di layout Myspace - Fonte: Black Default Layouts For Myspace

Si manifestano ben presto personalità (sotto forma di canali) con il preciso obiettivo di diffondere al loro pubblico contenuti audiovisivi ricavati da piccole realtà in attesa di essere messe in luce. Si assiste, in sostanza, alla genesi dei primi canali di promozioneCol passare del tempo questo tipo di promozione diventa moda, e i canali nati negli anni con questo obiettivo sono innumerevoli, sia come collettivi di artisti sotto l'ala protettrice di un personaggio privilegiato, sia sotto forma di autopromozione messa in atto da artisti singoli.

Con il passare degli stili, delle tendenze e, non ultimo, del tempo, quasi la totalità dei canali originari sono scomparsi per far spazio ai nuovi, più moderni e di tendenza. Questo rientra perfettamente nella filosofia dell'intera questione, in cui un ricambio di materiale e mezzi di diffusione è fondamentale per il progresso e lo sviluppo della musica elettronica.


Logo e slogan del canale Liquicity - Fonte: Liquicity on Deviantart


Alcuni canali, tuttavia, sono sopravvissuti al passare delle mode e degli anni, grazie a più o meno lievi cambiamenti di rotta, alle capacità delle singole personalità di catturare l'interesse del sempre nuovo pubblico, ma nella gran parte dei casi semplicemente grazie alla genericità e all'importanza del genere trattato. Ne sono ottimo esempio canali come Liquicity, attivo dal 2008 e promotore di musica Chill/Drum 'n' BassUKF, attivo dal 2009 e promotore di diversi "gusti" di musica elettronica, dalla Dubstep alla Drum 'n' Bass, alla elettronica generica; il canale ufficiale di Skrillex, attivo dal 2010 e ottimo esempio di autopromozione del proprio lavoro di genere Dubstep.


Andrea Grasso
Il lato eventistico
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Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Saturday, June 07, 2014

Banks - Drowning (Love Thy Brother Remix)

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Picture © Cornelia Büchse
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Thursday, June 05, 2014

Breve storia del darkweb

Picture: The Sydney Morning Herald


Dietro gli occhi impiccioni di Google e Bing esiste un'enorme cyber-frontiera - da alcuni stimata centinaia di volte più estesa del World Wide Web. Questo deepweb è spesso più monotono che sinistro, centro di raccolta per scarti di dati banali e URLs derelitti, ma è anche la via preferita per un parallelo mondo commerciale in cui tutto viene passato di mano, chiamato darknet, che vi darà il voltastomaco. È il luogo in cui droghe e armi sono commerciate apertamente, dove i terroristi stringono legami, dove gli assassini scommettono in aste per uccisioni a contratto. In anni recenti, il darknet si è ritrovato ad essere nel mirino del governo, con FBI e US National Security Agency (NSA) a caccia di commercianti di droghe e pornografi. Nonostante una serie di catture di personaggi di alto profilo, tuttavia, questa realtà sregolata continua a fèrvere, nascosta in profondità al di sotto del web quotidiano.

29 Ottobre 1969

Charley Kline, studente all'università del Carolina, a Los Angeles, digita il primo messaggio tra computers connessi tramite arpanet, il progenitore di internet sviluppato dalla Pentagon's Defence Advanced Research Projects Agency (DARPA). Solo le prime due lettere della consegna elettronica della parola "login" riescono a giungere ai computer della Stanford University. In pochi anni un certo numero di isolati e criptati network iniziano a comparire a fianco di arpanet, alcuni dei quali noti come darknets.

Anni '80

Con la nascita del moderno web, sancita discutibilmente nel 1982 dalla standardizzazione dei protocolli internet, si palesa il problema dello stoccaggio di dati sensibili e/o illegali. Le prime soluzioni comprendono veri e propri "paradisi di dati" fisici - analoghi dei paradisi fiscali per quanto riguarda le tasse - nei Caraibi che promettono di raccogliere e hostare qualsiasi cosa, da commerci illeciti a pornografia illegale.

Fine anni '90

Con la diffusione di internet, il calo drastico dei costi di stoccaggio dei dati in aggiunta alle nuove tecnologie di compressione sfociarono in una esplosione di attività nel darknet, con quote sempre maggiori di utenti in condivisione attiva di materiale coperto da copyright. Presto la trasmissione peer-to-peer di internet genera nodi decentralizzati di data (data hubs), alcuni dei quali, definiti topsites - dove gran parte della musica e dei film pirata iniziavano la loro diffusione web - sono protetti da password note solo ad una stretta cerchia di membri interni. Altri, come Napster, operano allo scoperto e permettono milioni di trasferimenti di file al giorno.

Marzo 2000

Lo sviluppatore di software Ian Clarke rilascia Freenet, software rivoluzionario che offre un ponte di collegamento anonimo negli antri più oscuri del web, dove si può avere accesso a qualsiasi cosa, dalla pedo pornografia alle istruzioni per la fabbricazione di esplosivi. "Freenet è un'anarchia pressochè perfetta" afferma Clarke al The New York Times. "Due parole per le compagnie (che cercano di frenare la condivisione libera di dati): lasciate perdere".

Giugno 2000

I cyberpunk liberali Ryan Lackey e Sean Hastings si attivano nel Sealand, un bizzarro e nominalmente indipendente stato situato in un fortino di mare della seconda guerra mondiale sulla costa della Gran Bretagna. La start-up, chiamata HavenCo, crea supporto all'host di dati sensibili (fatta eccezione per spam, pedo pornografia e attività di riciclaggio di denaro) su server ad altissimo contenuto tecnologico rivestiti d'azoto nelle fondamenta del forte. Nonostante avese generato una notevole attenzione su di sè, HavenCo inizia fin da subito a perdere grandi somme di denaro finchè, nel 2002, Lackey e Hastings sono costretti ad abbandonare il progetto.

20 Settembre 2002

Ricercatori alla US Naval Research Laboratory rilasciano una primissima versione di Tor (The Onion Router), che protegge la locazione e l'indirizzo IP dell'utente che utilizza il software. Originariamente disegnato per proteggere l'identità di unità operative Americane e di dissidenti in paesi meno permissivi come la Cina, Tor si allarga di un'ulteriore circoscrizione: i cittadini del darknet.

Gennaio 2005

La rivista WIRED stima: "il darknet distribuisce più di mezzo milione di film al giorno". Spinto dalla crescente larghezza di banda disponibile, il network esplode in scambi all'ingrosso di materiale coperto da copyright, ovviamente in modo illegale, da Hollywood a Blockbuster, compreso Microsoft Office. Uno studio del team di ricerca IT IDC stima che la pirateria software, da sola, abbia creato nel 2005 un business di 34 miliardi di dollari nel mondo.

3 Gennaio 2009

Un uomo autodefinitosi Satoshi Nakamoto "mina" il primo Bitcoin, una forma di valuta crittografata non rintracciabile. A differenza di altre valute digitali fallimentari, a causa di mancanza di barriere in grado di impedire ai propri utenti di copiare letteralmente il proprio denaro, Bitcoin fa uso di un innovativo libro dei conti disponibile pubblicamente che impedisce la duplice spesa del denaro. Senza alcuna sorpresa la valuta crittografata è istantaneamente diffusa nel darknet, complice la sua componente totalmente anonima in grado di renderla lo strumento perfetto per attività criminali e riciclaggio di denaro.

2010

L'azienda per la sicurezza informatica e la ricerca d'intelligence Procysive stima che il darknet ospiti "più di 50.000 siti web estremisti e più di 300 forum terroristi". La vendita illecita di contenuto pirata, riferisce, "funge da fonte di finanziamenti per le operazioni terroristiche".

1 Giugno 2011

Un blog affiliato di Gawker pubblica una rassegna su Silk Road, un market nascosto che "rende la compravendita di droghe illegali semplice come comprare apparecchi elettronici usati". È come Amazon.com per i cristalli di metanfetamina e l'LSD, con l'unica eccezione di essere disponibili solo per utenti Tor con account Bitcoin. Il traffico su Silk Road ha un'impennata, e il valore di un BitCoin salta da circa 10 dollari a più di 30 dollari in solo pochi giorni.

1 Agosto 2013

Le autorità Irlandesi irrompono a Dublino nell'appartamento di Eric Eoin Marques, descritto dall'FBI come "il più grande fornitore di pornografia minorile sul pianeta". Il suo arresto coincide con la misteriosa scomparsa di ampie aree nel darknet, stando a quel che si dice grazie ad un'operazione sotto copertura dell'FBI che tramite una breccia nel web browser Firefox identifica gli utilizzatori di Tor. Le identità degli utenti sono a quanto viene riferito rimbalzate ad un server nel North Virginia.

4 Agosto 2013

Il governo Americano intercetta comunicazioni segrete tra il capo di Al-Quaeda, Ayman al-Zawahiri e Nasir al-Wuhayshi, capo dell'al-Quaeda Yemenita nella penisola Arabica. Le conversazioni riguardano l'annientamento di ambasciate americane in 21 paesi del mondo musulmano. Stando alle ricerche dell'Institute for National Security in Israele, le comunicazioni più importanti di al-Qaeda "apparentemente sono state trasmesse utilizzando la parte di internet spesso chiamata deepnet, blacknet o darknet".

1 Ottobre 2013

L'FBI chiude Silk Road e arresta Ross William Ulbricht, noto online con lo pseudonimo dread pirate roberts, per la gestione presunta dell'intera faccenda in qualità di capo. Il sito ha prodotto più di 1,2 miliardi di dollari in vendite tra il 2011 e il 2013, stando alle accuse della corte federale Americana.

4 Ottobre 2013

The guardian riferisce che l'NSA ha ripetutamente preso di mira persone utilizzanti Tor per sfruttare vulnerabilità nei software grazie ai loro computer. Stando ad una presentazione interna top secret del 2007, trapelata dal precedentemente collaboratore dell'NSA Edward Snowden, l'agenzia "non sarà mai in grado di smascherare gli utenti di Tor ogni volta", ma, grazie all'analisi manuale, potrà comunque "smascherarne una piccola parte di essi".

Ottobre 2013

Il sito di informazione tecnologica The Verge riferisce l'ingrossarsi del traffico web di mercati come il Black Market Reloaded e Deepbay, entrambi fornitori di narcotici. "Non c'è da aver nessun dubbio sul fatto che ci riuniremo tutti in qualche altro luogo" riferisce un moderatore di Silk Road subito dopo la chiusura del mercato illegale. "Non vedo l'ora di ritrovarvi tutti, ancora intrigati nello scambio libero senza l'intervento dello stato nei vostri affari personali". Nel novembre dello stesso anno un nuovo mercato anonimo, situato nel darknet e chiamato Silk Road 2.0 ritorna online, poco più di un mese dopo la chiusura dell'originale predecessore.



Autore: Ty McCormick per The Sydney Morning Herald
Articolo originale: The darknet: a short history
Traduzione: Andrea Grasso, matricola S194868

While: l’ultimo album di Deadmau5

Deadmau5 ci sorprende con un album contenente ben 25 tracce, che si ha la possibilità di poter pre-ordinare su iTunes dal 20 Maggio; l’uscita è prevista per il 17 Giugno.

Picture by Drew "Rukes" Ressler on Flickr

L’album, come descritto su ElectroItalia si suppone abbia un taglio leggermente più techno e meno electro, ma sarà tutto da scoprire! Ecco a voi un tweet dello stesso Deadmau5 che annuncia il suo nuovo album:

Screenshot by Debora Del Vecchio

Proprio da questo tweet si intuisce l’importanza che l’artista dà a questo album in quanto lo ritiene il suo primo album: “E’ il primo album che io abbia mai fatto e che chiamerei album… E’ composto come un album. Non è una raccolta di brani.”

Picture by ElectroItalia

Perché il nome "While (1>2)"? Come molti di voi sapranno l’artista si definisce un “nerd”, e proprio per questo ha voluto giocare il nome sulla programmazione informatica: "While (1 2)" infatti in codice vuol dire “che fa un loop infinito” e dunque si presuppone, in questo caso, che voglia indicare un ascolto infinito delle tracce.

Come smorzare l’attesa? Deadmau5 ha pensato anche a questo: coloro che acquistano l’album su iTunes, avranno in regalo la traccia “Avaritia”, un piccolo assaggio in attesa del vero e proprio album!

Stay tuned and wait for the 7th June!



Debora Del Vecchio
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Wednesday, June 04, 2014

Niels Binias - Enabler

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Picture © Forrest Cavale
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Intervista a Lupo Alberto - Disk Jockey negli anni '70

Picture of Disc jockey Paul Anderson on air for KMSC radio. Photo by Mnstate


Al giorno d’oggi tutti noi sappiamo cosa si intende per “dj”. Ma se chiediamo a un ragazzo degli anni ’70, la risposta non coincide esattamente con la nostra.



Parlami della tua esperienza.

All’epoca quasi tutti i disc jockey iniziavano nelle radio locali nella quale c’erano poche risorse, tant’è che molte volte i dischi venivano acquistati dal dj stesso. Per un paio d’anni ho lavorato in una radio locale, Radio Moncalieri Centro, e nel frattempo feci diversi provini in radio più grandi, ma vista la mia giovane età (ero minorenne) non potevo essere contrattualizzato.

Cosa faceva un dj in una piccola radio locale?

Per quanto riguarda la mia esperienza e dei colleghi che ho conosciuto, ci si occupava di tutto. Si predisponevano gli orari dei programmi in base anche alle proprie esigenze, ci si occupava dalla gestione del mixer alla realizzazione della scaletta, e anche all’inserimento degli inserti pubblicitari, che erano la linfa vitale per tenere in piedi una radio privata. Mi ricordo che ci fu un periodo in cui eravamo stati obbligati a fare i broker pubblicitari della nostra stessa radio.


Hai lavorato solo in radio?

No, successivamente ho lavorato in una discoteca in una località turistica montana, ed è stata un’esperienza bellissima in quanto avevo un rapporto diretto con il mio pubblico.


Ma che differenza c’era tra lavorare in radio e in discoteca?

In radio tu non vedi il pubblico, ti accorgevi dell’indice di gradimento dalle telefonate (gli SMS non c’erano ancora) e quindi ti rapportavi sostanzialmente con l’amministrazione della radio che valutava la bontà del tuo programma in funzione della raccolta pubblicitaria. In discoteca invece si veniva a creare un rapporto diretto con il tuo pubblico ed eri il centro della serata. La riuscita della serata dipendeva esclusivamente da te, se riuscivi a coinvolgere il pubblico in sala: eri considerato un bravo dj in funzione delle scelte musicali e della capacità di mantenere un ritmo sostenuto. In ogni caso sia in radio che in discoteca diventava importante la voce del dj per creare l’atmosfera che ci si era prefissati.


Cosa faceva esattamente un dj di quegli anni che lavorava in discoteca?

Il mio compito era quello di coinvolgere il pubblico, cercando di capire quali erano i gusti. E per intrattenere ovviamente mixavo la musica. Per farlo utilizzavo un mixer e due piatti e poi c’era anche il mixer delle luci. Si faceva partire un brano, poi verso la fine in cuffia ascoltavi l’inizio del secondo brano: trovato il punto di aggancio c’erano due tipi di mixaggio: quello sfumato ossia la sovrapposizione dei due brani, e quello secco, lo stacco. Interrompevi e partivi con il nuovo brano. Un buon dj ovviamente era apprezzato sugli sfumati quando non ti accorgevi di passare da un brano all’altro. In più c’era il mixer delle luci gestiva le luci psicodeliche che si accendevano alternativamente a tempo di musica e c’era un apparecchio in cui potevi regolare i vari toni e la sensibilità della luce. Poi c’era la strobosfera, fondamentale dopo il film Saturday Night Fever! E per i pezzi più rock si usava la stroboscopica che veniva sincronizzata manualmente con il pezzo che si ascoltava.


Secondo te il dj come viene oggi definito, è lo stesso degli anni 70?

Ai miei tempi il dj radiofonico era uno e faceva tutto: oggi c’è la regia, l’addetto alla consolle e poi c’è lo speaker. Direi che è decisamente cambiato il dj radiofonico rispetto a quello degli anni 70. Per quanto riguarda i dj che lavorano nelle discoteche al giorno d’oggi, in un certo senso mi ritrovo: il dj è sempre il centro della discoteca. Credo però che il dj odierno, pur non essendo producer, si confronti con strumentazioni molto più complesse rispetto a quelle che utilizzavo io.


Faresti il dj oggi, con la musica odierna?

Credo di no, non la capisco proprio la musica odierna! (ride)


Lupo Alberto chiude così l’intervista, divertito dal salto generazionale che ha vissuto. In conclusione, come emerge dall’intervista il ruolo del dj non è cambiato molto, si può dire che si sia semplicemente evoluto, soprattutto grazie all’aiuto dato dall’era digitale.



Elena Masia
Il lato tecnico
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Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Tuesday, June 03, 2014